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Logo Design - Michelangelo Pistoletto

Logo Design - Michelangelo Pistoletto
Brief

All'interno del brief vengono presentate due richieste: la progettazione di un marchio/logotipo, che dovrà essere il filo conduttore della mostra che raccoglierà tutte le opere del Maestro realizzate con la tecnica delle superfici specchianti, e un moodboard che mostrerà gli elementi di ispirazione utilizzati per la realizzazione del logo.

Per un maggiore approfondomento sul soggetto, nel brief viene anche riportata una piccola intervista all'autore, in cui spiega alcuni concetti chiave relativi alle sue opere:

INTERVISTA

L'ESTETICA DELLO SPECCHIO: "ECCO COSA SIGNIFICA" 
Il nostro incontro con il maestro Pistoletto​ parte dalla performance di Venezia​, la sintesi di una ricerca che dura dagli anni '70. Un primo step fu in Giappone alla Triennale di Yokohama dove il maestro realizzò "Seventeen less one". Ma in quell'occasione agì un suo emissario: Lorenzo Fiaschi di Galleria Continua (San Gimignano) incaricato di agire su diciassette specchi, meno uno. 
Maestro Pistoletto, lei ha distrutto 20 di 22 specchi e lo specchio è al centro della sua ricerca. Ne sono rimasti due. Cosa rappresentano? 
Sono l'idea motrice di una ricerca iniziata negli anni '70 sul Grande Specchio. La mia è fenomenologia, non teoria. Sono partito dalla pura definizione di specchio. 
Che cosa è di fatto? 
Lo specchio esiste solo se riflette, altrimenti è nullo, perde funzione. Identificandomi nello specchio mi son chiesto: "Se sono specchio come mi riconosco... senza uno specchio?". Ho quindi dovuto dargli un doppio perché potesse riflettere ed essere/dirsi specchio. Un assurdo, no? Poi tagliando lo specchio ho visto un terzo specchio,suo primogenito, anche lui riflettente. E si potrebbe proseguire all'infinito. 
Una metafora della vita? 
Esatto. Anche la specie umana, biologicamente si riproduce per divisione e allora ho messo il primo punto fermo: la vera dinamica del mondo sta nella divisione non nella moltiplicazione. La divisione è l'atto primario. E questo ha risvolti etici. L'errore di fondo, oggi, sta nel ritenere la moltiplicazione la legge prima: gli interessi economici, la ricerca, il progresso. Continuiamo a moltiplicare. Ed invece la
legge del mondo risiede nella divisione. Ne dovrebbe discendere, per l'uomo, la con-divisione. Proprio ciò che non avviene. 
Secondo sue ricerche matematiche l'1 non esisterebbe, vero? 
Sì perchè quando la materia si manifesta dal nulla si sottrae allo zero dividendosi. Passa subito al 2. Il vero sistema è perciò quello binario. Lo specchio diviso è la metafora che dice la logica di un mondo che ragiona moltiplicando. Ma l'accumulo è di fatto esclusione. Così si sono costruite le civiltà: tutte sbagliate. 
Rompere lo specchio è manifestare o spezzare la logica del mondo? 
Il fatto di agire e rompere uno specchio è una via per rendere fisica l'azione del dividere-per-moltiplicare. Senza un'azione fisica non c'è metafisica. E poi per dire qualcosa sul Tempo. 
Il Tempo come azione e atto, o come dimensione assoluta? 
Il tempo come "passato". Sullo specchio rotto restano forme nere, il documento di un atto, una fotografia istantanea memoria di un passato. Lo specchio che rappresenta il "qui-e-ora" ci rimanda un atto creativo che è già "passato". Quel nero è stato un "presente". Il paradosso è che lo specchio diventa testimone sia di ciò che è passato che di ciò che diviene. 
È un richiamo alla responsabilità? 
Sì. Viviamo il presente senza accorgerci del suo valore e del fatto che ogni momento è anche passato. 
Cosa è per lei, ora, uno specchio? 
È il nulla che contiene il tutto, anche ciò che deve ancora divenire. Nello specchio il presente è possibilità. C'è anche ciò che non è stato ancora rivelato. C'eravamo anche noi milioni di anni fa, poi siamo usciti e ci siamo specchiati. 
Ricorda il momento in cui si è accorto delle potenzialità dello specchio? Certo, avevo 14 anni. Mio padre, che era pittore, mi mise davanti a uno specchio e mi disse: disegnati. Con quel primo autoritratto scoprii che avevo i primi peli sul mento. Lo specchio mise in moto la ricerca di identità. 
Cosa offre all'uomo uno specchio oltre alla visione? 
La possibilità di tirare le somme sul suo comportamento che può essere dannoso per la sopravvivenza. La natura va per la sua strada e in fondo all'universo potrebbe fregargliene poco che l'uomo scompaia, continuerebbe ugualmente il suo corso. Ma siccome ci piace vivere, allora lo specchio ci chiede di fermarci a cercare una nuova via.
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